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Benessere mentale in azienda: facciamo il punto con D. Francescon, co-founder di Serenis

 

Salute mentale e benessere in azienda sono tematiche che stanno molto a cuore alla Gen Z e sempre più risultano parametri decisivi nella scelta dei contesti professionali per cui scegliere di lavorare.

Ma qual è la situazione attuale in tema di wellbeing in azienda? Facciamo il punto con Daniele Francescon, co-founder di Serenis, piattaforma specializzata nell’offerta di percorsi personalizzati di psicoterapia online.

 

Salute mentale, se ne parla tanto. È solo una moda o c’è una (vera) nuova sensibilità?

Se ne è parlato troppo poco, per troppo tempo. Non è però solo questione di quanto se ne parla, ma anche e soprattutto del come se ne parla: c’è ancora un grande stigma nei confronti di questo argomento, nonostante i passi in avanti che stiamo facendo, e serve un impegno di tutti, istituzioni, enti, realtà private, persone per poterlo scardinare definitivamente. Sicuramente le nuove generazioni sono più vicine e aperte sul tema e questo aiuta moltissimo a fare i passi avanti che dicevamo prima.

Lavorate con le persone e con le aziende. Con queste ultime come vi trovate? Che riscontri state raccogliendo? Chi sono i vostri interlocutori al loro interno?

Le aziende sono dei partner fondamentali nella diffusione di una nuova concezione del benessere mentale, banalmente perché come persone ci passiamo una grossa fetta delle nostre giornate in termini di tempo. Stiamo trovando tantissime aziende con grande voglia di investire risorse e tempo per lavorare su questo tema, ci interfacciamo con figure diverse, dai CEO di piccole e medie aziende ai responsabili HR: ognuno di loro, col proprio lavoro e impegno, ci sta dando una mano a rendere il benessere mentale più accessibile.

A tuo avviso, potrebbe nascere in futuro una persona che stabilmente, all’interno dell’azienda, si possa occupare di salute mentale (non solo wellbeing)?

Sicuramente sì, ma non si tratta solamente di inserire una persona nell’organico: c’è bisogno di un impegno strutturale e continuativo e in questo realtà come Serenis possono aiutare prendendo in mano le necessità aziendali e trasformandole in percorsi personalizzati e studiati insieme a psicoterapeuti esperti.

Quale è il ruolo della GenZ nella creazione di questa nuova consapevolezza?

Come dicevo all’inizio c’è un ruolo fondamentale delle nuove generazioni: meno stigma, maggiore consapevolezza, maggiore apertura, ma anche più richieste, sacrosante, di voler vivere e lavorare bene. Entrando a far parte del mondo lavorativo hanno messo tutti di fronte a nuovi interrogativi, e questo è stato ed è fondamentale per aprire le porte a un nuovo approccio al benessere mentale, tanto nella vita personale che in quella professionale.

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