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Working abroad, il lavoro secondo gli expat!

“Chennai, la mia India”

Fabio Salvadori svela il volto ancora poco conosciuto dell’India: la città di Chennai e la sua dinamica realtà.

 

Kuwait, Londra e la Spagna (Valencia, per la precisione). E poi, ancora, il Qatar. Fabio Salvadori da sempre si muove con una proiezione internazionale. Una laurea in Informatica in tasca, un passato da innovation leader e Chief Tecnology Officer in diverse aziende e un presente da mentor, coach, autore, facilitatore e consulente, Fabio da qualche tempo a questa parte ha aggiunto alla lista di posti da dove ha lavorato la città indiana di Chennai. Situata nel sud del grande paese asiatico, non è esattamente la prima delle città che possono venire in mente quando si pensa all’India. Con Fabio, proviamo a scoprire qualcosa in più di questa sorprendente realtà.

Fabio, come mai proprio Chennai?

In realtà è stata Chennai che ha scelto me! Due anni fa ho scritto il libro “Impatto”, con Sujith Ravindran, uscito per Ayros Editore. È un libro dedicato alla possibilità di riscoprire il proprio potenziale innovativo lavorando su di sé. E proprio lavorando con Sujith (coach e formatore indiano, ndr) sull’implementazione pratica dei concetti del libro mi sono imbattuto in questa città, stimolante e interessantissima, che ho iniziato a frequentare per diversi mesi all’anno anzi, fra pochi giorni sarò lì di nuovo per un evento con un incubatore.

Cosa rende Chennai così stimolante?

Chennai è una città giovane, non particolarmente grande, almeno non per gli standard indiani (“solo”, si fa per dire, 4,5 milioni di abitanti, ndr), nella quale ci sono diverse community con le quali è facile entrare in contatto: nomadi digitali, expat attivi nel settore della tecnologia, sviluppatori, imprenditori, innovatori e attivisti locali aperti al confronto. In più, non mancano spazi di lavoro comuni, startup, scaleup, acceleratori ed eventi. A tutto questo, poi, si aggiunge un’autenticità vera che, a mio avviso, è un fattore decisivo per entrare realmente in contatto con ciò che è diverso da noi, e quindi crescere.

A chi consiglieresti Chennai come meta per un’esperienza all’estero?

Chi desidera sperimentare o concretizzare un proprio progetto troverà in Chennai una realtà dove potersi dare questa possibilità, peraltro a costi contenuti rispetto a tante altre città e paesi. Penso soprattutto a chi ha da poco terminato gli studi universitari: entrare in contatto con l’India può generare delle grandi opportunità.

Qualche suggerimento per chi volesse prendere in considerazione Chennai e trasferirsi lì per un certo periodo di tempo?

L’India, soprattutto per chi la visita per la prima volta, può essere oggettivamente scioccante. Tutto è particolarmente intenso. Il suggerimento, pertanto, è quello di preparare bene la propria permanenza, prendendo tutti i contatti necessari, pianificando quello che poi si andrà a fare e creando fin dall’Italia le condizioni giuste.

Secondo te Chennai può diventare una città della nuova geografia di chi cerca di fare un’esperienza all’estero?

In un mondo che sta ridisegnando il proprio profilo geopolitico, l’India acquisirà una rilevanza sempre maggiore: è una nazione sicuramente complessa e sfidante ma ha una popolazione mediamente molto giovane, sta puntando tantissimo su digitale e innovazione e l’inglese è parlato diffusamente. Tutti fattori decisivi per chiunque guardi al futuro con curiosità. In questo senso, Chennai è una di quelle realtà da non perdere di vista per la sua vivacità imprenditoriale, le competenze tecnologiche e gli spazi di innovazione. In più la gente è amichevole, il cibo è ottimo, la natura è meravigliosa e c’è la seconda spiaggia pià lunga al mondo.

 

Working abroad, il lavoro secondo gli expat!

Sono sempre di più gli Italiani, in particolare gli under 35, che scelgono di trasferirsi all’estero. C’è chi è a caccia di nuove opportunità e chi, più semplicemente, grazie al remote working, decide di andare a vivere (e lavorare) in un nuovo paese. Con “Working abroad, il lavoro secondo gli expat!Phyd prova a raccontare questa comunità in continuo divenire per condividere suggerimenti, idee e informazioni che possano tornare utili a tutti.

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