Home » Italiani all’estero: il vademecum per studiare e lavorare in UK

Italiani all’estero: il vademecum per studiare e lavorare in UK

 

In questa intervista, Nicolette Bostock, avvocato esperto di immigrazione, chiarirà: quali sono i visti attualmente disponibili e come farne richiesta, cosa significa beneficiare di una sponsorizzazione e come ottenerla, come sono cambiati i diritti e i doveri per gli expat in UK dopo Brexit e quali sono gli errori commessi più comunemente da chi sogna di trasferirsi temporaneamente nel Regno Unito

 

1. Nicolette, facciamo un’analisi di contesto: cosa è cambiato in Inghilterra con l’arrivo di Brexit?

Con l’arrivo della Brexit, il 1° luglio 2021 è terminata la libera circolazione dei cittadini dell’Area Economica Europea (AEE) e dei loro familiari nel Regno Unito. Da questa data in poi, gli italiani che non sono già residenti devono ottenere un permesso o un visto adeguato per lo scopo e la durata del loro soggiorno prima di poter entrare nel Regno Unito. Questa esigenza è controllata dai datori di lavoro, dalle università e da tutte le agenzie governative britanniche. Attualmente, gli italiani possono visitare il Regno Unito senza un visto utilizzando solo il loro passaporto elettronico. Tuttavia, il Regno Unito sta introducendo un sistema di immigrazione completamente digitale che entrerà in vigore entro il 31 dicembre 2024. Gli italiani e tutti i cittadini dell’AEE dovranno ottenere una Electronic Travel Authorisation (ETA) prima di viaggiare nel Regno Unito per una visita.Vi fornirò una breve panoramica dell’ETA, inclusa la sua durata e il costo. Spiegherò anche il concetto di e-Visa per i titolari di visto esistenti e come i cittadini dell’UE possono richiederli. È importante sapere che questi visti devono essere ottenuti dall’estero prima del viaggio, e che, se necessario, è possibile richiedere un’estensione mentre si è nel Regno Unito. Nella maggior parte dei casi, i partner conviventi, i coniugi e i figli possono accompagnare il titolare principale del visto nel Regno Unito.

  1. Quali sono gli status di immigrazione possibili per chi vorrebbe fare un’esperienza in UK?
  • Lavoratori in cerca di lavoro 
  • Studenti / stage

Esistono diverse opzioni di visto per laureati e giovani professionisti italiani che desiderano fare un’esperienza nel Regno Unito. Ecco alcune delle principali opzioni:

1. Visto Graduate: questo visto consente ai laureati di un’università britannica di rimanere nel Regno Unito per due o tre anni dopo aver completato il corso. Non richiede un’offerta di lavoro o uno sponsor e permette di lavorare in qualsiasi settore o ruolo. È necessario dimostrare una conoscenza dell’inglese a un livello B2.

2. Visto High Potential Individual (HPI): i laureati possono rimanere nel Regno Unito per almeno due anni se hanno ottenuto una qualificazione da una delle prime 35 università del mondo negli ultimi cinque anni. Anche questo visto non richiede un’offerta di lavoro o uno sponsor e permette di lavorare in quasi tutti i lavori. È necessario dimostrare una conoscenza dell’inglese a un livello B2.

3. Visto Government Authorised Exchange: se siete laureati o laureandi italiani e desiderate fare uno stage nel Regno Unito, potete richiedere un visto di lavoro temporaneo per scambio autorizzato dal governo (Government Authorised Exchange Visa). Questo visto consente di lavorare per un massimo di 12 mesi in un’occupazione qualificata. È richiesto un livello di inglese B1. Per ottenere questo visto, dovete avere un’offerta di stage da un datore di lavoro britannico registrato, che vi fornirà un certificato di sponsorizzazione digitale (Certificate of Sponsorship, detto ‘CoS’). Il vostro stipendio deve essere almeno pari al salario minimo britannico o al livello previsto per il settore, a seconda di quale sia più alto.

4. Visto Youth Mobility Scheme: permette ai cittadini di San Marino di età compresa tra 18 e 30 anni di vivere e lavorare nel Regno Unito per un massimo di 2 anni. Il visto viene assegnato tramite una lotteria annuale con un numero limitato di posti disponibili. Non richiede un’offerta di lavoro o uno sponsor e permette di lavorare in qualsiasi settore o ruolo, tranne che come sportivo professionista. Il costo del visto è di circa 300 sterline, e dovete dimostrare di avere fondi sufficienti per mantenerci e per pagare la tassa sanitaria, che ammonta a circa 1.035 sterline all’anno. Attualmente, il visto Youth Mobility Scheme non è disponibile per i cittadini italiani, ma potrebbe esserci la possibilità che in futuro venga instaurato un accordo simile.

Si noti che tutti questi visti non possono essere estesi né portare alla residenza permanente.

 

E per chi saranno expat già assunti da un’azienda con sede o ufficio nel Regno Unito? 

Assolutamente, per coloro che sono già assunti, ci sono due opzioni principali. È necessario avere almeno un livello di inglese B1 e un ruolo già sponsorizzato da un’azienda nel Regno Unito. Inoltre, è richiesto un contributo sanitario di 1.035 sterline all’anno e dimostrare di avere risparmi personali per un importo di 1.270 sterline per sostenersi nel Regno Unito, a meno che questi requisiti non siano coperti dallo sponsor.

  • Il visto Graduate Trainee, che consente ai laureati di lavorare per un’azienda britannica che fa parte di un gruppo internazionale in un programma di formazione per un ruolo manageriale o specialistico. Questo visto richiede uno sponsor e un certificato di sponsorizzazione che indichi il lavoro, il livello di abilità e il salario che dovrebbe essere al meno 29400 sterline all’anno. Il visto ha una durata massima di 12 mesi e bisogna aver lavorato per il gruppo aziendale all’estero per almeno tre mesi prima di fare domanda. 
  • Il visto Skilled Worker, che consente di lavorare per un’azienda britannica in un lavoro qualificato (tipicamente un posto fisso) che richiede almeno un livello di responsabilità al livello pre-laurea. Bisogna anche dimostrare di conoscere l’inglese a un livello B1. 

Questo visto richiede uno sponsor e un certificato di sponsorizzazione che indichi il lavoro, il livello di abilità e il salario. Normalmente lo stipendio annuale dovrebbe essere dal 38.700 sterline fino al 85.000 sterline, ma dipende dal livello all’interno del settore. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni per i ‘nuovi entranti’, come i laureati recenti o i giovani di età inferiore a 26 anni, che possono essere pagati almeno il 70% del tasso di mercato o 30,960 sterline all’anno, a seconda di quale sia più alto. Il visto ha una durata massima di cinque anni e può essere rinnovato o portare alla residenza permanente.  Il costo del visto varia a seconda della durata e del tipo di lavoro, ma è generalmente di 720 sterline da uno a tre anni, e il doppio da 3 anni al massimo di 5 anno. 

 

Allora, vi ho raccontato alcune delle opzioni di lavoro disponibili per i laureati e i giovani professionisti italiani che vogliono fare un’esperienza nel Regno Unito. Ogni opzione ha dei requisiti, dei costi e dei benefici specifici, quindi vi consiglio di informarvi bene prima di fare domanda sul sito GOV.uk e le pagine che corrispondono alla categoria di visto che vi serve.  

 

  1. Come si applica, come si accede a questi visti? (Visit, sponsorizzato…)

Certo, vi darò ora alcuni consigli pratici per preparare il vostro viaggio e il vostro soggiorno nel Regno Unito. 

  • Richiedete un passaporto elettronico, in quanto le carte d’identità italiane non sono accettate per l’ingresso nel Regno Unito. Assicuratevi che il passaporto sia valido per almeno sei mesi dopo della data prevista di arrivo nel Regno Unito.  
  • Prevedete almeno tre mesi per un visto sponsorizzato e per fare la domanda online e ricevere la risposta prima di partire per il Regno Unito  
  • Non è possibile cambiare la vostra categoria da Visitor a qualsiasi altra categoria mentre vi trovate nel Regno Unito. Dovrete lasciare il Paese e fare la domanda per il nuovo visto prima di poter tornare e iniziare a lavorare o studiare. 
  • Completate il corso d’inglese e il test prescritto sul sito GOV.uk, selezionando l’opzione ‘UKVI‘ al momento della prenotazione dell’esame, altrimenti il test non sarà accettato per la domanda del visto. Se avete una laurea conseguita interamente in inglese, preparate i documenti indicati su ECCTIS.com per ottenere la conferma in tempo (almeno 6 settimane prima della domanda per il visto).
  • Consultate il registro online degli sponsor del Home Office per verificare quali organizzazioni sono già autorizzate a sponsorizzare visti. Al momento ci sono oltre 109.000 sponsor registrati. Questo vi aiuterà a sapere se l’azienda a cui inviate il curriculum ha la possibilità di sponsorizzare il vostro visto.
  • Richiedete una lettera di invito dal vostro ospite britannico, che deve spiegare lo scopo della visita, le attività previste, le date di inizio e fine e le eventuali spese coperte. Se avete un posto di lavoro o uno stage nel Regno Unito, richiedete una copia del ‘Certificate of Sponsorship’ dall’azienda, un permesso di lavoro digitale, e inserite il numero corrispondente nella vostra domanda di visto.
  • Visita le pagine su GOV.uk per la categoria di visto e per compilare la domanda online. 
  • Una volta ottenuto il Certificate of Sponsorship (CoS) e preparati tutti i documenti necessari, la procedura è completamente digitale. Questo include la richiesta del visto, i risultati dei test, la prova biometrica tramite l’app dedicata utilizzando la scheda digitale del passaporto, e l’e-Visa che conferma il permesso o il visto. Quest’ultimo può essere consultato online e sarà confermato direttamente nella vostra casella di posta elettronica.
  • Vi raccomando di viaggiare con tutte le altre prove nella vostra borsa a mano nel caso in cui ci siano delle domande al confine britannico.  
  • Conservate sempre le carte d’imbarco cartacee o digitali per mostrarle al vostro datore di lavoro e al Home Office.  
  • Accede regolarmente il vostro conto UKVI online al meno una volta ogni 3 mesi per assicurarvi che il vostro documento ed i vostri dati siano aggiornati e corretti. 
  •  Controllate attentamente la data di scadenza del vostro permesso per non rimanere irregolari, in quanto ciò potrebbe causare il rifiuto della domanda successiva.  

 

  1. Con un visto da ‘Student’ è possibile anche lavorare? E viceversa? 

Si: in generale, i titolari del visto ‘Student’ potranno lavorare fino a un massimo di 20 ore a settimana  a tempo determinato durante gli studi.  Durante le vacanze le ore possono superare quel limite se ci conviene ma dovete fornire al datore dil lavoro una lettera ufficiale dall’università che confermi i periodi di ‘term time‘ e ‘non-term time‘, cioè periodi degli studi e delle vacanze prima di superare il limite delle ore scritto nel visto stesso.  In generale, i titolari dei visti ‘Skilled Worker‘, ‘Graduate Trainee‘ e ‘Government Authorised Exchange‘ potranno studiare fuori orario ufficiale del posto di cui sono sponsorizzati. 

 

  1. Quali sono gli errori più comuni che si commettono?

Spesso noto che molte persone non comprendono l’impatto della Brexit che ha reso il Regno Unito un Paese extra-comunitario a tutti gli effetti. Ora i cittadini italiani non hanno più il diritto automatico di entrare o lavorare nel Regno Unito con il solo permesso di visitatore, tranne eccezioni molto limitate.Come spiegato poco fa, è necessario ottenere un visto nella categoria corretta, valido per l’intero periodo di soggiorno, prima dell’arrivo. Se vi trovate a interagire con un ufficiale alla frontiera britannica e il vostro obiettivo è visitare, praticare l’inglese ed esplorare opportunità di lavoro, evitate di rispondere ‘to work’ alla domanda sul motivo della visita, poiché ciò non corrisponde allo status di visitatore. Considerate invece risposte alternative più appropriate

 

  1. Ci sono dei falsi miti? 

Purtroppo, ci sono tanti falsi miti. Cercherò di identificare quelli che vedo più spesso. In primo luogo, che il periodo di permesso di Visitor e limitato al 90 giorni, quando invece i cittadini Italiani possono rimanere per un periodo massimo o di sei mesi consecutivi o 180 giorni su 12 mesi consecutivi. In secondo luogo, i partner non possono accompagnare il titolare principale nel caso in cui non sono sposati. I conviventi da due anni in poi, i figli minori e i coniugi possono venire insieme al titolare principale ma devono ottenere il loro primo visto prima della partenza. Avranno anche il permesso di lavorare e studiare nella maggiore parte dei casi. 

Inoltre, ricevo spesso domande su come ottenere il visto attraverso soluzioni ‘creative’, come dichiarare di lavorare in aziende di amici per poi fare tutt’altro, ad esempio la ragazza/o alla pari.Se svolgi un lavoro pagato in contanti per evitare le restrizioni del visto o del permesso rilasciato dal Ministero dell’Interno, conosciuto come ‘UK Home Office’, sappi che ciò è assolutamente illegale. L’UK Home Office, insieme a varie agenzie ufficiali, dispone di sistemi altamente sofisticati per tracciare attività non consentite. Questo può comportare sanzioni, la cancellazione del visto e persino il divieto di rientro nel Regno Unito per un periodo che va da 12 mesi fino a 10 anni in caso di violazione della legge.

 

  

 

0 commenti

Articoli recenti

Articoli recenti

Age Management

Age Management

Age Management   L'age management è la bussola che permette alle aziende di orientarsi tra diverse necessità e caratteristiche delle generazioni che lavorano insieme, condividendo spazi, idee e...

leggi tutto