Leadership & Coaching: un match vincente
Il leadership coaching è il processo mediante cui un coach affianca il manager (o il futuro manager) per aiutarlo a raggiungere un obiettivo o a diventare un leader migliore.
L’obiettivo del leadership coaching è creare una cultura delle prestazioni, identificando i punti di forza e di debolezza del leader. Avendone consapevolezza, e affrontandoli, il manager può migliorare le sue abilità raggiungendo con più facilità gli obiettivi a lungo termine fissati dall’azienda.
Perché il coaching nel management è importante
Il modello di leadership è molto cambiato negli ultimi decenni. Di conseguenza, anche la formazione dei leader e dei futuri leader è cambiata, virando verso un approccio individuale e personalizzato: solamente concentrandosi sui punti forti e sui punti deboli del manager, il coaching può offrire un aiuto concreto.
Il coaching nella leadership ha precise caratteristiche:
- collaborazione;
- potenziamento;
- apprendimento e sviluppo;
- ascolto attivo;
- empatia e consapevolezza.
Il coaching come modello di leadership parte da un assunto: le Hard Skills, in un mercato del lavoro in continuo mutamento, rischiano di diventare obsolete in pochi anni (un tempo, le stesse competenze tecniche caratterizzavano l’intera vita lavorativa delle persone). La leadership deve dunque concentrarsi sulle Soft Skills del leader, sull’intelligenza emotiva, sulla capacità di gestire i conflitti e di motivare il proprio team.
Leadership coaching, i pro e i contro
Un percorso di leadership coaching è vantaggioso perché:
- incoraggia la collaborazione tra leader e membri del team;
- stabilisce aspettative chiare;
- identifica i punti deboli e li trasforma in punti di forza;
- si concentra sull’essere di supporto e non giudicante;
- crea opportunità di crescita;
- stimola il pensiero creativo.
Di contro, richiede molto tempo, energia e pazienza. E potrebbe non essere la scelta migliore per le aziende strettamente orientate ai risultati.
Perché un manager, dopo un percorso di leadership coaching, è diverso?
Il manager formato attraverso un percorso di leadership coaching può diventare lui stesso coach, e porsi dunque come guida per i membri del suo team.
Uno stile di gestione tradizionale di solito implica una prospettiva di “comando e controllo”. In altre parole, il leader è sicuro di sapere meglio le cose e di possedere tutte le risposte. Quando la mentalità è orientata al coaching, invece, il leader e i membri del team lavorano insieme.
Altre differenze tra i due modelli gestionali riguardano:
- la gestione dei compiti: nel management tradizionale è il manager a dettare i compiti e ad assegnare scadenze e responsabilità, senza dare molta importanza ai feedback dei dipendenti o alle loro preoccupazioni; nel management orientato al coaching, il leader motiva il team a prendersi le sue responsabilità ed è aperto ai feedback;
- orientamento temporale: la leadership orientata al coaching ha come focus gli obiettivi a lungo termine dell’azienda, mentre la gestione tradizionale è orientata al “qui ed ora”;
- presupposti: il principio del management tradizionale è la necessità di dover controllare i dipendenti affinché svolgano il loro lavoro (con la convinzione che non lo amino); i leader orientati al coaching partono invece dal presupposto che i lavoratori amino ciò che stanno facendo, e che sia compito del leader aiutarli a sviluppare tutto il loro potenziale.
Phyd mette a disposizione dei suoi iscritti i migliori esperti. Attraverso l’Executive Coaching, i manager e i dirigenti possono apprendere nuovi strumenti per migliorare le loro performance professionali e personali, grazie ad un percorso formativo altamente personalizzato. Scegliendo invece un percorso di Business Coaching, vengono aiutati a fissare obiettivi migliori e a raggiungerli più rapidamente.
Affiancati da un coach, i leader conquisteranno una maggiore consapevolezza del loro ruolo e potranno trasmettere quanto appreso al loro team.
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