Il clima che cambia
Un caldo così in Italia non si era mai visto. Nell’ultimo mese – solo per citare uno dei numerosi effetti del clima che cambia – il report più recente dell’ANBI ha registrato un dimezzamento della portata del Po. L’ondata di siccità che sta colpendo l’Italia e altri Paesi europei – persino al Nord del Continente – induce a riflettere sulle conseguenze più evidenti di questo mutamento climatico, non solo per quel che riguarda i danni all’agricoltura ma anche per tutte le possibili ricadute in ambito economico e i disastri naturali.
I cambiamenti climatici, ha già detto in passato l’Organizzazione internazionale del lavoro delle Nazioni Unite, causeranno una perdita economica pari a 2.400 miliardi di dollari e distruggeranno 80 milioni di posti di lavoro entro il 2030. Secondo un recente rapporto pubblicato dall’Istituto sindacale europeo, il cambiamento climatico rischia anche di esacerbare ulteriormente le disuguaglianze sociali tra i lavoratori. Gli effetti derivanti dai cambiamenti del clima sono già presenti tra noi e stanno mettendo a rischio la salute, la sicurezza e il benessere dei lavoratori (Il Sole 24 Ore).
- Cosa pensa il mondo del cambiamento climatico? 5 storie da tenere in considerazione (World Economic Forum).
Lavori manuali
Il caldo, infatti, è un rischio professionale soprattutto per i lavoratori manuali, quelli meno qualificati, generalmente stagionali, caratterizzati da un reddito basso e da mansioni che richiedono sforzi fisici all’aria aperta. Anche se esistono dei premi salariali per la ripetuta esposizione al sole, in ogni caso non si tratta di bonus significativi per superare condizioni di disuguaglianza inaccettabili nel mercato del lavoro.
Diversi studi, peraltro, sostengono come le ondate di calore sui lavoratori comportino una riduzione della produttività e della competitività dell’intera economia. Ragione per la quale negli anni passati era stata proprio la Commissione UE a concedere flessibilità di bilancio ai Paesi colpiti dai disastri naturali di questo tipo, pur di venire incontro ai danni economici (Il Post).
Settore agricolo
Ça va sans dire che la siccità sta diventando un grosso problema anche per le imprese del settore agricolo. Agricoltori e consorzi non possono fare molto nel breve periodo per risolvere la carenza d’acqua eccezionale.
Le soluzioni sono poche, costose e non decisive. Gli effetti delle temperature più alte potrebbero indurre un ripensamento generale del consumo d’acqua in un settore che utilizza circa il 70% di tutta quella proveniente da fiumi, laghi e falde sotterranee. Molte aziende ne sono consapevoli da tempo e per questo chiedono un cambiamento nei metodi di irrigazione, come sta già avvenendo nella provincia di Pavia, dove la siccità costringe a ripensare le risaie.
- La siccità è un problema anche per le centrali a gas (Il Post).
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