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La Grande Rinegoziazione

Nonostante la ripresa post pandemica e l’alleggerirsi delle restrizioni anti-Covid, le persone continuano a lasciare il lavoro a livelli record. Almeno negli Stati Uniti, dove le aziende stanno provando in tutti i modi ad attrarre e trattenere i talenti.

Le persone non cambiano solo il lavoro ma anche il settore di riferimento, magari passando da ruoli tradizionali a ruoli non tradizionali. Vanno in pensione anticipatamente, oppure avviano un’attività in proprio. A volte scelgono di prendersi una pausa per occuparsi della propria vita personale, o iniziare un anno sabbatico.

Secondo una recente ricerca di McKinsey, che l’ha soprannominata “la Grande Rinegoziazione”, la tendenza a lasciare il lavoro semplicemente non si fermerà. 

 

Livelli pandemici

La competizione sulla ricerca dei talenti è infatti ancora intensa. Per alcune categorie di lavoratori, le barriere – personali e psicologiche -, che prima disincentivavano il cambio di lavoro, sono diminuite drasticamente. Solo negli Stati Uniti alla fine di maggio c’erano oltre 11 milioni di posti di lavoro aperti, in sostanziale aumento rispetto ai 9,3 milioni di annunci nell’aprile 2021.

Anche se i datori si affrettano a ricoprire queste posizioni, il tasso di dimissioni volontarie è superiore del 25% rispetto ai livelli prepandemici. Al ritmo attuale di assunzione, licenziamento e creazione di posti, le posizioni aperte probabilmente non torneranno ai livelli normali per diverso tempo. 

  • I cinque tipi di lavoratori dietro le Grandi Dimissioni (Forbes).

Che futuro sarà

Si è creata una discrepanza significativa tra la domanda di talenti delle aziende e il numero di lavoratori disposti a fornirlo. I datori continuano a fare affidamento sulle leve tradizionali per attrarre e trattenere le persone, come compensi, titoli o particolari opportunità di avanzamento. Fattori indubbiamente importanti, soprattutto per i lavoratori più “tradizionalisti”.

Ma la pandemia ha rivoluzionato priorità e ambizioni, spingendo le persone a rivalutare ciò che vogliono da un lavoro, e dalla vita. Aumentare le offerte sugli stipendi, aggiunge la ricerca del colosso della consulenza, non aiuterà a risolvere lo squilibrio. Rimescolare le persone, reinventare i ruoli, rivalutare le competenze saranno le azioni chiave per il lavoro del futuro.

 

  • Non è sempre una questione di salari (Fortune).

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